Ultima modifica: 15 Aprile 2019
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Manifestazione generale contro i cambiamenti climatici

In questa giornata particolarmente importante ci siamo resi partecipi anche noi, come 2°E e come cittadini del pianeta terra.

Il 15 marzo era il giorno della manifestazione generale contro i cambiamenti climatici. Questa idea ha coinvolto tantissimi ragazzi di tutto il mondo che sono scesi in piazza a manifestare per un pianeta più “sano”.  Milano e Roma sono state alcune delle città con più partecipazione.

A portare avanti queste proteste abbiamo Greta Thunberg, una ragazzina svedese di soli 16 anni che, con i suoi pensieri e la sua voglia di cambiare il mondo, ha parlato all’ONU e davanti al parlamento svedese; inoltre non prende più l’aereo, è diventata vegetariana, il venerdì fa sciopero e sta tutto il giorno per strada con un cartello.

In questa giornata particolarmente importante ci siamo resi partecipi anche noi, come 2°E e come cittadini del pianeta terra.

Dato che, essendo minorenni e frequentando ancora le medie, non potevamo scioperare, abbiamo pensato ad un modo per “manifestare” nel nostro piccolo, che però poteva diventare grande, perciò siamo partiti con l’idea di vedere quanto le persone fossero informate e cosa ne pensassero su questi temi. Abbiamo formulato un questionario che poi, nel corso della mattinata del 15, avremmo proposto ad alcuni passanti per piazza Argentina che si fossero resi disponibili per una breve intervista.

Con il questionario pronto, siamo passati a preparare i cartelloni per farci notare di più: sono usciti quattro capolavori con frasi, immagini e disegni molto toccanti e significativi.

Una volta che tutto è stato pronto, era già arrivato il 15. Il mattino, appena arrivati a scuola, ci siamo divisi in due gruppi, e successivamente in altri gruppi da due o tre ragazzi per fare più interviste possibili. Siamo partiti molto motivati e ci siamo sentiti molto presi dalla questione.

Sono stata molto colpita dall’atteggiamento di certe persone, sia in negativo sia in positivo; ma me lo aspettavo. Alcune persone erano veramente prese dalle nostre domande e addirittura argomentavano con noi, altre ci rispondevano male e ci facevano capire che non gliene importava nulla.

Poi ci chiediamo perché il pianeta è arrivato a questo punto, se c’è gente che ancora nega l’evidenza o dimostra che non gliene importa, come se non lo/la toccasse…

Questo lo affermano anche le risposte ai nostri quesiti: quasi tutti per fortuna erano al corrente di cosa stesse accadendo in giornata, ma non tutti ne conoscevano l’origine, da dove è nata, ovvero da Greta Thunberg. Poi pensavano quasi tutti che Mattarella non avesse preso posizione, cosa che invece ha fatto.

Qui mi soffermo: se le persone pensano che nemmeno il presidente della Repubblica abbia preso posizione, come possiamo pretendere che le persone prendano parte o si interessino a questi temi ?

Inoltre, cosa vera, quasi tutti pensano che la politica italiana ed estera accantoni questi discorsi.

Alcuni sono riusciti a dire che stiamo esagerando e che la terra non è così tanto in pericolo.

Una cosa positiva è stata riscontrata, ovvero che in qualche modo le persone, anche poco, contribuiscono a salvaguardare l’ambiente, per esempio preferiscono l’uso della bici piuttosto che quello della macchina, buttano le sigarette nel cestino e non per terra, oppure riducono il più possibile l’uso della macchina.

Comunque tutto ciò ormai non basta più.

Il mio pensiero personale è quello che ci dobbiamo muovere a fare qualcosa, perché siamo quasi ad un punto di non ritorno.

La TERRA è in pericolo.

(Testo di Alessia Marzo, classe 2°E  S.Caterina da Siena)

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